L’articolo 184 del Decreto legislativo 152/2006 (come modificato dal Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116) del Ministero dell’Ambiente classifica i rifiuti secondo la loro origine e le loro caratteristiche in rifiuti urbani e rifiuti speciali.

I rifiuti urbani sono i rifiuti che derivano da abitazioni private e civili e vengono gestiti dalla pubblica amministrazione sulla base dei contributi fiscali.

Invece, i rifiuti speciali sono i rifiuti prodotti da industrie ed aziende e sono gestiti e smaltiti da apposite aziende private autorizzate allo smaltimento.

Nei rifiuti speciali rientrano, quindi, i rifiuti provenienti da attività commerciali, agricole, e di servizio; provenienti da attività di costruzione e di demolizione; provenienti da lavorazioni industriali; provenienti da macchinari, apparecchiature, e veicoli a motore; e rifiuti derivanti da attività sanitarie.

I rifiuti speciali, a loro volta, si suddividono, in base alle loro caratteristiche, in pericolosi e non pericolosi.

Rifiuti speciali pericolosi

Sono considerati rifiuti speciali pericolosi le sostanze che contengono un’elevata concentrazione di sostanze inquinanti, come, per esempio, l’amianto, le vernici, i medicinali, i materiali da brucio, i barattoli e stracci, la lana di roccia, le traversine ferroviarie. La loro classificazione per identificarli viene periodicamente aggiornata dall’Unione Europea.

 

Rifiuti speciali non pericolosi

Sono considerati rifiuti speciali non pericolosi i prodotti provenienti da aziende, industrie, e presidi sanitari che non contengono sostanze nocive, come, per esempio, sostanze tossiche, sostanze corrosive, sostanze infette, e mutageni.

 

Rifiuti speciali sanitari

I rifiuti speciali sanitari sono classificati separatamente dagli altri rifiuti speciali e includono tutti i prodotti provenienti da ospedali, laboratori, studi medici, case di cura, unità riabilitative, banche del sangue, e ambulatori veterinari. Il loro smaltimento avviene in appositi contenitori rigidi al cui interno viene inserito un sacco ben agganciato al bordo del contenitore stesso, e, a loro volta, sono suddivisi in pericolosi e non pericolosi.

Nei rifiuti speciali sanitari pericolosi rientrano i prodotti contaminati da liquidi biologici, che provengono da ambienti e pazienti in isolamento infettivo, oltre ad aghi, siringhe, e lame.

Nei rifiuti speciali sanitari non pericolosi rientrano i rifiuti non infetti (carta, plastica, e vetro) provenienti dai reparti non infettivi, dalla pulizia dei locali, dalle cucine, dai giardini e parchi delle strutture sanitarie.

 

Smaltimento dei rifiuti speciali

Ogni tipo di rifiuto speciale deve essere smaltito in base alla sua provenienza e le sue caratteristiche, seguendo un processo di raccolta e stoccaggio nell’attività che li produce, il trasporto verso l’azienda di smaltimento, e lo smaltimento o recupero secondo le specifiche necessità, seguendo norme rigide e una complessa lavorazione.

Per questa ragione bisogna affidarsi ad un’azienda specializzata e Acotras è un’azienda leader nel settore dei servizi ecologici a Fiumicino  e Ostia. Con oltre 30 anni di esperienza, mette a disposizione di aziende e privati un’area di circa 5000 metri quadrati per il deposito di automezzi e possiede le autorizzazioni di categorie 2bis, 3bis, 4F, e 5F per la raccolta e il trasporto dei rifiuti speciali e pericolosi.

 

Contattateci per avere maggiori informazioni o per richiedere un preventivo.

 

 

Call Now ButtonRICHIEDI PRONTO INTERVENTO